Nel cuore di Milano, nel 1990, nasce una storia di innovazione e passione per i profumi: CULTI MILANO. Fondato da Alessandro Agrati, il marchio si distingue per la sua visione unica nel combinare estetica, design e benessere. L’introduzione del “midollino”, un elemento naturale per la diffusione di profumi, ha rivoluzionato il concetto di cultura d’ambiente, facendo di CULTI un pioniere nel settore.
La storia di CULTI MILANO è una testimonianza di come l’arte del profumo e il design si possano intrecciare per creare esperienze olfattive uniche. Dalle sue origini milanesi, il marchio ha intrapreso un viaggio di continua evoluzione, mantenendo sempre un forte legame con il suo territorio e le sue radici italiane. Attraverso innovazione e fedeltà ai suoi valori fondamentali, CULTI MILANO ha saputo affermarsi come leader nel mondo dei profumi d’ambiente, rappresentando un simbolo di qualità, originalità e raffinatezza.
In questa intervista esculsiva a Pierpaolo Manes, CEO di CULTI MILANO scopriremo come l’idea visionaria di Agrati ha dato vita a un’azienda che ha saputo trasformare l’ambiente attraverso il potere evocativo dei profumi, delineando un percorso che ha permesso a CULTI MILANO di diventare un’icona nel panorama del lusso olfattivo.
La nascita di un’icona nel mondo dei profumi – Intervista a Pierpaolo Manes CEO di CULTI MILANO
La storia di CULTI MILANO è un viaggio affascinante nel mondo dei profumi. Puoi condividere con noi come è nata l’idea di fondare l’azienda nel 1990 e come è evoluta nel corso degli anni?
La cultura d’ambiente è frutto di una visione e pensiero di Alessandro Agrati che a fine anni ’80 unisce estetica, design e benessere, inserendo nell’ambiente un’oggetto capace di diffondere una profumazione, attraverso la novità del tempo, il “midollino”, elemento naturale entrato nella cultura ed educazione estetica di tutti noi. La cultura d’ambiente – oggi ampiamente diffusa e replicata da tanti – trova la sua nascita in Italia, a Milano, da qui con gli anni, Culti ha aggiunto la declinazione territoriale che ne contraddistingue la sua provenienza.
Nel processo di selezione delle fragranze e dei loro componenti, CULTI MILANO pone un’enfasi particolare sulla qualità. Quali elementi caratterizzano questo approccio e come ha contribuito alla creazione della distintiva cultura olfattiva di CULTI MILANO?
Una fragranza nasce da un’idea di costruire un’esperienza olfattiva. Le 14 fragranze che rappresentano il nostro archivio olfattivo sono frutto di ricerca, curiosità e sperimentazione. Aramara, la nostra fragranza più venduta, è nata da un pomeriggio passato nella cucina di un pasticcere Siciliano, che ha svelato con maestria i mille segreti dell’arancia amara. Composta come un dolce di alta pasticceria, Aramara è tutta da gustare.
L’innovazione dei bastoncini di rattan per la diffusione del profumo ha segnato un punto di svolta. Come è nata questa idea e in che modo ha influenzato la percezione globale della diffusione del profumo?
È curioso l’episodio con il quale Alessandro scoprì il potere del midollino di essere un diffusore naturale e potente. Un giorno prima di una partenza per un viaggio di lavoro, Alessandro vide il pavimento dello studio di architettura bagnato e notò del midollino poggiato a terra assorbire l’acqua emanando al contempo un odore poco piacevole. Così decise di prendere dalla borsa viaggio che si trovava al suo fianco il profumo persona che regolarmente usava e ne spruzzò qualche goccia sul midollino. Uscì dallo studio e ci tornò dopo qualche giorno e nell’aprile la porta fu accolto dal profumo che riconobbe essere il suo profumo. Si ricordò dell’azione posta in essere qualche giorno prima e scoprì il potere e la forza di midollino. Così nacque l’idea. Geniale!
CULTI MILANO è diventato un marchio leader a livello mondiale nella ricerca, nello sviluppo delle fragranze e nella qualità dei materiali. Come avete mantenuto l’originalità come uno dei valori chiave del brand nel corso degli anni?
Con la coerenza e il lavoro. Rispettando i valori che appartengono alla filosofia Culti Milano. Fare bene con attenzione ai materiali in sintonia con l’estetica. Abbiamo clienti che ci seguono da 30 anni, che cambiano le fragranze di casa ricostruendo percorsi olfattivi a seconda delle stagioni. Una vera e propria commodity, attraverso la quale si esprime l’intimità della propria casa oppure lo stile dei propri luoghi di lavoro.
Come CULTI MILANO contribuisce alla promozione del “Made in Italy” nel settore delle fragranze?
Apporre la parola Milano a lato di CULTI ci ha permesso di ricordare il nostro heritage “Made in Italy”. Il midollino è stato copiato negli anni da tutti, rafforzare il tema che sia un’idea di estetica e di benessere tutta italiana diviene un valore attraverso il quale i 60 paesi in cui siamo distribuiti riconoscono l’eccellenza tutta italiana.
CULTI MILANO ha una presenza diversificata in settori come la profumeria, i diffusori e la cura personale. Come avete gestito la coerenza olfattiva attraverso queste diverse categorie di prodotti?
Lavorando con attenzione alle esigenze del mercato e in coerenza con i nostri valori.
Nel 2017, CULTI Milano è entrata in borsa. Quali erano gli obiettivi di questa mossa e come ha contribuito a sviluppare ulteriormente il marchio CULTI MILANO?
Direi crescita di gruppo più che di brand. Abbiamo consolidato il nostro business, rafforzato la nostra immagine e dopo due anni abbiamo ampliato il segmento benessere con attenzione al beauty, acquisendo il 50.01% di BAKEL, brand di skincare eccellenza tutta italiana nel mondo della cosmesi. E nel 2020 in piena pandemia, abbiamo acquisito SCENT COMPANY rafforzando e implementando l’expertise con la quale studiare e diffondere una molteplice e diversificata esperienza olfattiva, con l’incorporazione, conclusasi nel 2023, del 100% del più importante player di marketing olfattivo. Anche questa realtà tutta italiana, a conferma che siamo coerenti con il voler crescere nel rispetto delle tradizioni manifatturiere che in Italia custodiscono l’eccellenza.
L’acquisizione di Bakel e Scent Company ha segnato una fase importante nell’espansione dell’azienda. In che modo prevedete che questa espansione influenzerà la percezione la sua posizione nel mercato?
Creiamo sinergie tra le diverse realtà. Il mondo hospitality è il terreno più fertile nel quale riusciamo a fare questo tipo di collaborazioni. Come è accaduto di recente con l’Hotel Principe di Forte dei Marmi. Siamo stati scelti come brand per esprimere una fragranza olfattiva, dopo due anni abbiamo sviluppato un progetto customized totalmente dedicato a loro, ed infine, come beauty brand con BAKEL nella loro bellissima SPA, con una cabina dedicata alla diagnosi della pelle e alla personalizzazione dei trattamenti.
Come affrontate la sfida di creare fragranze sostenibili, sia nella selezione dei materiali che nel processo produttivo?
È una sfida imprescindibile. Oggi i materiali sono altamente certificati e i processi con i quali si realizzano anche. Direi che il mondo della profumazione è forse uno dei segmenti più attenti, scrupolosi e sicuri su questo tema.
Dietro ogni grande fragranza spesso c’è un “naso” o un profumiere. Come selezionate i professionisti che contribuiscono alla creazione delle vostre fragranze, e quanto è importante la collaborazione con figure così esperte?
Il nostro naso è sempre stato Alessandro. Oggi, abbiamo una squadra di validi professionisti in grado di portare avanti questa importante eredità.
Il 2015 ha segnato un importante processo di rinnovamento per CULTI MILANO. Quali sono stati i principali cambiamenti strategici e organizzativi che avete implementato in quel periodo?
I cambiamenti sono evidenziati dai numeri. Abbiamo chiuso il 2022 con 23, 5 milioni di fatturato, una distribuzione in 60 paesi, la creazione di Culti Milano Asia LTD, flaghsiptore a Hong Kong, Kuwait City, corners di impattante visibilità nei più esclusivi department store al mondo. Collaborazioni di prestigio con brand d’eccellenza, Automobili Lamborghini, per il quale realizziamo l’esperienza olfattiva con una fragranza creata ad hoc. Explora Journeys, il luxury cruises di MSC, per il quale abbiamo studiato l’immagine del mondo olfattivo e amenities.
Gli appassionati di profumi sono alla ricerca di esperienze olfattive uniche. Come CULTI MILANO affronta la sfida di creare fragranze originali, distintive e memorabili nel panorama sempre più affollato del mercato dei profumi?
Sempre con il lavoro. Lavorando con una squadra affiatata che possa studiare e realizzare prodotti coerenti con la nostra immagine combinata alla curiosità di avvicinarsi alle tendenze che il mercato suggerisce.
Parlando di collaborazioni, potresti condividere con noi come è nata l’idea di creare la Capsule Collection per Automobili Lamborghini e come si inserisce questa iniziativa nella visione di CULTI MILANO?
Si tratta di un progetto di branding olfattivo, che è partito nel 2021, e che continua nel tempo. È nata una fragranza a loro dedicata e brandizzata con un Pantone Automobili Lamborghini su immagine e stile CULTI MILANO. A seguire, abbiamo sviluppato un progetto più creativo che ha coinvolto Francesco Poroli, artista di fama internazionale che ha disegnato il diffusore. Siamo già a lavoro per le prossime novità.
Guardando al futuro, quali sono le nuove sfide e opportunità che CULTI MILANO si propone di affrontare nel mercato dinamico e competitivo dei profumi di lusso?
Entreremo nel mondo fragranze persona, lo faremo nel rispetto dei nostri valori e dello sviluppo del nostro business. Il resto è tutto da scoprire. Come un profumo.