Nell’affascinante mondo delle fragranze esclusive e dell’arte profumiera di alta gamma, ci immergiamo oggi nel mondo di MASQUE MILANO. Dietro ogni flacone si cela una storia avvincente, un’esperienza olfattiva che va oltre i confini del comune. In questa esclusiva intervista, abbiamo l’onore di dialogare con il genio creativo dietro MASQUE MILANO: Alessandro Brun.
MASQUE MILANO non è semplicemente una casa di profumi, ma un viaggio sensoriale che fonde arte e scienza, tradizione e innovazione. Fondata sulla premessa di offrire una profumeria di nicchia autentica, l’azienda si distingue per la sua dedizione alla qualità, all’originalità e alla ricerca incessante di nuove frontiere olfattive.
Alessandro Brun, direttore artistico di MASQUE MILANO, emerge come l’anima dietro ogni fragranza straordinaria. La sua visione unica fonde la conoscenza scientifica con la passione artistica, creando profumi che sono vere opere d’arte.
In questa intervista, Alessandro ci guida attraverso i meandri del suo mondo aromatico, raccontando storie di ispirazione dietro ogni creazione. Dalla campagna toscana ai confini internazionali, Brun ci conduce in un viaggio attraverso le radici italiane di MASQUE MILANO e oltre.
Complimenti per il vostro progetto straordinario e i profumi meravigliosi. Nella mia ricerca ho notato che dietro a questi profumi c’è un vero lavoro d’arte, un racconto olfattivo. Possiamo considerare il vostro percorso come un racconto iniziato con le radici italiane, che si è poi esteso al mondo, contaminandosi con altre culture. Possiamo parlare del primo capitolo di questo racconto e delle vostre radici italiane che hanno ispirato il tutto?
Quando ho deciso di avviare l’azienda di profumi, volevo unire le mie diverse passioni. Mio padre – artigiano vetraio – aveva dedicato decenni a creare bellissimi flaconi in vetro soffiato; quindi, il contenitore aveva per me un’importanza pari al contenuto. Ho considerato candele, oli profumati, gioielli e altro ancora, ma alla fine abbiamo scelto i profumi come veicolo ideale. Il profumo consente di chiudere gli occhi e immergersi nei ricordi, una caratteristica unica rispetto agli altri sensi.
Il profumo, come le canzoni che scrivo o i gioielli che disegno, diventa un modo per trasmettere un messaggio. Il nostro percorso olfattivo inizia con l’Italia, ma si estende oltre, riflettendo passioni comuni come la musica e la lingua italiana. Abbiamo raccontato le nostre esperienze, dalle campagne toscane alle passeggiate nella macchia mediterranea in Sardegna, fino a viaggi internazionali come quelli in Russia e negli Stati Uniti. Ogni fragranza è un capitolo che ripercorre le nostre vite e le esperienze condivise.
In qualità di direttore artistico, hai il compito di guidare l’orchestra di questa straordinaria sinfonia olfattiva. Puoi spiegarci come riesci a integrare il metodo scientifico con il tuo lato artistico durante il processo di creazione di queste esperienze olfattive uniche?
*l’organo è la collezione di materie prime – disposte, appunto, come le canne di un organo – di fronte alla scrivania del naso creatore.
Parlando del processo creativo, potresti guidarci attraverso le fasi che seguite? Come nasce l’ispirazione, quali sono le fasi chiave che voi e Riccardo attraversate, dall’intuizione iniziale fino alla realizzazione finale di una fragranza?
Il punto di partenza del nostro processo creativo è l’ideazione di una scena olfattiva, uno “smellscape” nel quale vogliamo fare immergere chi annuserà le nostre fragranze. Per questo anche il nome della fragranza nasce prima della fragranza stessa (qualcuno pensa che il nome alla fragranza venga dato una volta che il profumo è stato realizzato, ma nel nostro caso non è così). Abbiamo scritto tutte e 16 le storie della collezione MASQUE MILANO prima di iniziare a creare le fragranze, e non necessariamente in ordine cronologico. Ad esempio, dopo ‘Montecristo‘, siamo passati a ‘Luci ed Ombre‘ e poi a ‘Tango‘, seguendo un ordine apparentemente casuale ma guidato da una logica interna. Abbiamo creato quattro atti che rappresentano, rispettivamente, esperienze personali, monologhi interiori, relazioni sentimentali, e sogni. Per ogni atto, abbiamo immaginato quattro fragranze che corrispondono ad altrettante scene, come la Sardegna, la campagna toscana, New York e il rituale tè russo. Abbiamo scelto il naso giusto per ogni fragranza, cercando qualcuno con esperienze e stili che si allineassero alla storia che volevamo raccontare. Il nostro incontro con il naso è una parte cruciale del processo. Ci incontriamo personalmente per capire se possiamo lavorare insieme, ci riuniamo per ridefinire la fragranza e collaboriamo internamente con il nostro team di valutatori. Infine, pubblichiamo il nome del naso sulla bottiglia, riconoscendo il suo ruolo di autore dell’opera. La comunicazione di MASQUE MILANO è una collaborazione a quattro mani, tra noi e il naso, e il risultato finale è pubblicato come un atto della nostra opera che condividiamo con il mondo.
La trasparenza sembra essere un valore centrale per voi. Parliamo di rinascita, specialmente riguardo al rilancio di Migone. Puoi raccontarci come questo valore si traduce nella creazione di una nuova vita, una nuova storia per il brand?
Sì, la trasparenza è un valore centrale per noi. Pensa che su internet si possono trovare una varietà di informazioni errate su di noi. C’è un sito nel quale si sostiene che fingiamo di essere italiani e che in realtà potremmo essere spagnoli. In un’era in cui l’informazione è facilmente accessibile, è sorprendente che nel 2023 si possano fare ipotesi sulla nazionalità di una persona. La mia identità italiana è evidente non solo dall’accento, ma anche dal mio modo di esprimermi e dal gestire le conversazioni. Le mie videointerviste sono disponibili online e non lasciano spazio al dubbio.
Tuttavia, capisco il dubbio sollevato da quel sito: nel mondo ci sono tanti brand che fingono di essere quello che in realtà non sono, per ottenere un vantaggio. Ad esempio, ci si potrebbe fingere italiani perché associare un prodotto al Made in Italy dà un valore inestimabile. Allora non sorprende che, nel nostro campo, ci sia chi crea brand finti con nomi italiani, vendendo prodotti di scarsa qualità. La mia risposta a queste supposizioni è chiara: la trasparenza, nel lungo periodo, verrà riconosciuta e apprezzata come valore dal mercato, e vincerà sulla falsità.
Quando parliamo del rilancio di Migone, stiamo realmente creando una nuova vita e una nuova storia per la casa di profumi “A. Migone & C.”, azienda storica fondata a Milano nel 1778 ma poi – sfortunatamente – fallita e scomparsa nel secondo dopoguerra. Il rilancio di un brand scomparso è un processo che deve fondarsi su un profondo rispetto per la tradizione e la storia della profumeria. Abbiamo recuperato oltre 100 oggetti, inclusi vecchi calendari, cataloghi e fragranze originali di Migone, per creare un museo privato che racconti la ricca eredità di questo marchio.
Il nostro sogno è riaprire una boutique esattamente dove Migone aveva la sua, in Via Orefici a Milano. Questo non è solo un tentativo di rivitalizzare un marchio, ma anche di preservare e condividere una parte importante della storia della profumeria italiana. Abbiamo acquisito il brand ‘Migone & C. – Profumieri Milano‘ e vogliamo quindi rilanciare un brand che non solo porti avanti la tradizione di Migone ma che renda omaggio alla maestria artigianale e all’artisticità della profumeria.
Nel caso del rilancio di Migone & C., la nostra attenzione alla trasparenza sarà evidente nel modo in cui presentiamo le fragranze. Metteremo il nome del naso sulla bottiglia, riconoscendo il suo ruolo centrale nella creazione dell’opera (cosa che già facciamo per i brand MASQUE MILANO e MILANO FRAGRANZE). Abbiamo anche lavorato a stretto contatto con uno studente laureando dell’Università del Profumo a Versailles per ricostruire alcune fragranze storiche di Migone, rispettando sia le formule originali che le normative attuali.
Il nostro museo privato sarà aperto al pubblico, consentendo alle persone di immergersi nella storia della profumeria milanese. Riteniamo che riscoprire e apprezzare le radici della profumeria moderna sia fondamentale per comprendere appieno l’evoluzione e l’arte di questa forma d’arte. Il processo di rilancio non è solo un affare commerciale, ma una missione per preservare e valorizzare la ricca eredità della profumeria italiana.
Il successo di questo progetto dipenderà notevolmente dai finanziamenti che riusciremo ad ottenere. Al momento, stiamo attivamente cercando investitori adeguati poiché il nostro progetto coinvolge la creazione di un museo e di un punto vendita in una location centrale, che quindi comporterà investimenti importanti. La realizzazione di un’impresa di questa portata richiede un budget significativo per garantire un risultato di qualità e ben curato. La qualità è al centro della nostra visione, e non vogliamo realizzare qualcosa in modo approssimativo.
La tempistica per la realizzazione del progetto è quindi legata alla capacità di reperire i finanziamenti necessari. Rimaniamo impegnati nel rendere questo sogno una realtà, con la consapevolezza che il suo successo dipenderà dalla nostra capacità di garantire risorse adeguate alla sua implementazione.
Esploriamo più a fondo la dimensione commerciale di un’azienda esclusiva come la vostra. Come gestite l’equilibrio tra la componente artistica e creativa, fondamentali per la vostra identità, e le esigenze commerciali? In che modo mantenete l’esclusività e la qualità delle vostre fragranze, evitando compromessi nel contesto del mercato competitivo delle fragranze di lusso?
Tutto questo, di tanto in tanto, può significare dover dire ‘no’, ma si tratta di ‘no’ mirati. Manteniamo una rete di distribuzione estremamente selezionata, meno di 300 negozi in tutto il mondo e circa 30 in Italia. Questa scelta è guidata dalla volontà di rimanere selettivi e di collaborare con negozi che apprezzano e valorizzano il nostro marchio. Cerchiamo rivenditori che siano esperti e competenti di profumo, in grado di offrire un’esperienza autentica ai clienti.
La formazione è una componente chiave per garantire che il nostro marchio sia rappresentato adeguatamente nei punti vendita. Offriamo corsi di formazione; durante il periodo post-COVID, questi corsi sono diventati quasi esclusivamente online. Non tutti i negozi richiedono questa formazione, ma dove è richiesta, siamo più che felici di fornirla. La formazione non solo migliora la conoscenza degli addetti alla vendita sulle materie prime e le fragranze, ma contribuisce anche a creare un’atmosfera di apprezzamento e amore per il marchio.
Ci sono nuovi progetti e ispirazioni all’orizzonte per la vostra azienda? Possiamo aspettarci l’arrivo di nuove fragranze nel futuro?
Per quanto riguarda MASQUE MILANO, il nostro brand principale, ci siamo prefissati di fermarci a 16 fragranze per l’Opera. Tuttavia, stiamo progettando di creare altre collezioni, come la recentemente lanciata Ruby Collection, che presenta reinterpretazioni dei nostri quattro bestseller con l’aggiunta di oli essenziali di Oud di altissima qualità.
Stiamo per lanciare anche la Emerald Collection, che sarà il top di gamma della linea. Per quest’ultima collezione, stiamo collaborando con nasi più senior, utilizzando materie prime di livello eccezionale. Ad esempio, stiamo lavorando su una fragranza ispirata al cavallo italiano più vincente di sempre, Ribot. La Ruby Collection sarà venduta a 750 €, e – per la scelta di alcune materie prime estremamente insolite – rappresenterà una proposta unica nel suo genere.
Abbiamo deciso di dare ampio spazio ai nasi e alle materie prime in questo progetto, raggiungendo livelli qualitativi superiori. Il nostro impegno per la qualità è evidente, ad esempio, nel nostro utilizzo del sandalo naturale rispetto a quello sintetico (che è utilizzato in dosi oserei dire “massiccie” nella seconda fragranza della collezione Emerald, “Alcove”). Nonostante le difficoltà legate ai costi e alla difficile reperibilità di queste materie prime, crediamo che gli esperti riconosceranno la superiorità qualitativa delle nostre nuove composizioni.
Come avviene il processo creativo nella sinergia tra Alessandro e Riccardo Tedeschi, considerando le loro esperienze così diverse? Come riescono a fondere teoria e creatività per dare vita a nuove opere uniche nel mondo dei profumi?
L’interazione sinergica con Riccardo Tedeschi, nel contesto della creazione di nuove fragranze, è il risultato di una connessione profonda radicata in esperienze di vita comuni. Crescendo in Italia – un museo a cielo aperto! – e vivendo a Milano, entrambi abbiamo sviluppato una percezione unica della vita, che si riflette nell’approccio a diverse situazioni. L’ambiente milanese ha plasmato le nostre abitudini, influenzando il modo in cui concepiamo il tempo e le relazioni.
Questo legame si è rafforzato nel tempo attraverso la condivisione di passioni quali il buon cibo, il buon vino e la musica. Questi momenti condivisi hanno contribuito a creare un terreno fertile per la sinergia creativa nel lavoro. Le cene di lavoro, in particolare, sono diventate occasioni in cui abbiamo potuto unire il piacere di mangiare e bere bene, in buona compagnia, con il processo creativo, disegnando flaconi e sviluppando idee.
La nostra affinità non si limita al solo contesto professionale. La nostra connessione è profondamente radicata nei dettagli della vita quotidiana, come la scelta di numeri e prezzi, che spesso si rivelano essere gli stessi senza bisogno di lunghe discussioni. Questo livello di comprensione reciproca è il segreto della coerenza e dell’armonia presenti nelle opere create da MASQUE MILANO.
Questo intreccio di esperienze, gusti e decisioni, che vanno al di là di una mera collaborazione lavorativa, ha portato a una partnership che si traduce in profumi unici e distintivi nel panorama delle fragranze. La nostra storia, plasmata dalla Milano che entrambi chiamiamo casa, si riflette nelle opere che creiamo insieme.
Per concludere, condividi con noi un aneddoto, un’esperienza, o un feedback positivo che ha avuto un impatto su di te da quando hai creato il brand di un cliente, magari di un profumiere. Qualcosa di positivo che ti ha fatto sentire che stai percorrendo la strada giusta con Masque Milano.
Quando si tratta di profumieri, il nostro approccio è estremamente personale. Prima di iniziare lo sviluppo di una fragranza ci rechiamo sempre personalmente nello studio o laboratorio dei nasi per conoscerli. Abbiamo visitato tante volte Cécile (Zarokian) nel suo laboratorio tra la Gare de l’Est e il Marais a Parigi, o Vanina (Muracciole) a Saint-Germain-des-Prés (quale migliore occasione di fermarsi per una colazione di lavoro a Le Procope, il più antico caffè di Parigi), quante riunioni nella casa di canpagna di Delphine (Thierry) a pochi chilometri da Grasse, o al “Rendezvous des artistes” a Salsomaggiore con Meo (Fusciuni).
Ma l’aneddoto più bello che ti posso raccontare risale a quando abbiamo iniziato a lavorare con Julien Rasquinet, che abbiamo visitato nella sua residenza in Bretagna. Julien ci ha ospitato al primo piano della sua grande casa di campagna (occupandosi di tutti i dettagli, incluso quello di farci trovare la colazione fresca andando in boulangerie – per acquistare pan au chocholat e baguette ancora calde – quando noi ancora dormivamo), e ha organizzato le giornate di lavoro nel suo laboratorio. Alla fine dei lavori è stato lui a ringraziare noi, confidandoci: “gli altri clienti mi mandano i loro brief via email, ma voi siete venuti fin qui di persona per lavorare con me”.
Questa connessione umana è cruciale per il nostro processo creativo. Ricevere feedback significativi è fondamentale, come quando i clienti condividono memorie connesse alle nostre fragranze, come un cliente in Sardegna che ha associato il profumo alla sua infanzia.
Vorrei concludere questa intervista (grazie per l’attenzione dedicatami!) lasciando un consiglio ad aspiranti professionisti del settore: ricordate che se – da un lato – la passione per il vostro lavoro è importante, è al contempo necessario acquisire competenze manageriali e recuperare finanziamenti adeguati per supportare l’azienda nell’affrontare le sfide iniziali. La combinazione di competenze artistiche e manageriali è cruciale per il successo in questo difficile settore.